Come ho scoperto di soffrire di apnee nel sonno: la storia di Carlo

 

Oggi Carlo ci racconta la sua storia per aiutarci a capire meglio cos’è la sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS) e le forme in cui solitamente si manifesta.

Mi chiamo Carlo, ho 53 anni e sono un ingegnere. Da sempre ho il problema di russare, che crea grossi problemi soprattutto a chi mi dorme vicino. Fino a poco tempo fa ho sempre sottovalutato quello che pensavo fosse solo un fastidio trascurabile e che, comunque, ritenevo limitato al disturbo dato ai miei familiari e ai “malcapitati” che dovevano dormire vicino a me, magari in vacanza.

Come ho scoperto di soffrire di apnee nel sonnoNegli ultimi dieci anni avevo anche notato una serie di disturbi (non gravi ma fastidiosi) che si ripetevano durante la notte e, più di recente, ho cominciato ad avere qualche disturbo anche durante il giorno. Mentre dormivo venivo spesso interrotto da brevi risvegli (di cui mi accorgevo appena) e avevo la necessità di cambiare spesso posizione per respirare meglio. Inoltre, nel sonno facevo delle pause nella respirazione, di cui non mi rendevo conto e di cui sono venuto a conoscenza solo grazie alla mia compagna. Mi ero anche accorto di dover andare più spesso in bagno durante la notte.

Durante il giorno, invece, avevo iniziato a notare da diversi anni una sonnolenza continua, che aveva un impatto negativo anche sul mio lavoro, sia in termini di minore prontezza di riflessi sia perché mi si chiudevano gli occhi mentre per esempio assistevo a convegni o a presentazioni aziendali.

In passato, poi, non avevo mai avuto problemi a guidare a lungo – anche di notte – rimanendo ben sveglio, ma in questi ultimi anni guidare era diventato sempre più difficile: in particolare in autostrada mi sentivo spesso sonnolento e avevo più difficoltà a stare sveglio, non solo di notte ma anche in pieno giorno (cosa che poi mi hanno spiegato essere tipica dei famosi “colpi di sonno”).

Nonostante i disturbi, non avevo mai pensato di poter soffrire di una patologia precisa e quasi sempre attribuivo i vari disturbi allo stress sul lavoro, alla stanchezza accumulata durante il giorno e a cose simili: fortunatamente, l’insistenza dei familiari e l’incontro con una persona esperta del settore mi hanno convinto a verificare la situazione. Dalle analisi e dalle visite effettuate – tra l’altro rapide e poco invasive – si è visto come non solo russassi in modo evidente, ma è stata scoperta anche la presenza di molte apnee nel sonno, assieme all’assoluta mancanza di sonno profondo nelle mie notti e a una preoccupante carenza di ossigenazione del sangue, tutti sintomi tipici della sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS).

Con l’aiuto di un medico specialista ho quindi iniziato una terapia con la CPAP, un piccolo apparecchio che aiuta la respirazione notturna aumentando la pressione dell’aria nelle vie aeree. Oggi devo dire che grazie alla CPAP ho completamente cambiato vita: la mattina mi sento riposato, paradossalmente anche dormendo meno ore, sono più sveglio e reattivo, non mi alzo più la notte per andare in bagno e ho ricominciato a guidare senza avvertire più problemi di sonnolenza.

L’utilizzo della CPAP è semplice e non troppo fastidioso, ma valuterò comunque la risoluzione del problema con le altre terapie esistenti: non mi dispiacerebbe una soluzione definitiva come la chirurgia. E devo dire che ora anche mia moglie e i miei figli dormono meglio!”

 

Nota: i casi riportati rispecchiano situazioni reali, ma i nomi indicati sono di natura fittizia. Le informazioni riportate sono date quali semplici esempi di casi clinici e non costituiscono materiale di tipo medico. Le indicazioni fornite non vanno utilizzate per autoterapia: il corretto inquadramento e la diagnosi del singolo paziente devono essere sempre condotte per mano di uno specialista.

Pensi di poter soffrire di apnee nel sonno e vuoi richiedere un check-up?

Contatta la nostra segreteria!

check-up insonnia

Ultimo aggiornamento: 22 Luglio 2016|