Patenti e apnee notturne: ecco la legge italiana

Nel 2014 l’Unione Europea ha emanando la Direttiva 2014/85/UE – recepita in Italia col Decreto del 22 dicembre 2015 – che stabilisce i requisiti necessari per il conseguimento e il rinnovo della patente di guida per chi è affetto (o si pensa che possa essere affetto) dalla sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS).

In particolare, è il Decreto 3 febbraio 2016 del Ministero della Salute che stabilisce nel dettaglio le regole da seguire in Italia per ottenere la patente se si è affetti da OSAS.

Innanzitutto vengono definiti come “soggetti con sospetta OSAS” coloro che presentano almeno una delle seguenti condizioni:

  1. Soggetti con russamento rumoroso e abituale (che si verifica tutte le notti), persistente (presente da almeno sei mesi) e “intermittente” per la presenza di “pause” respiratorie (apnee), unitamente a sonnolenza diurna.
  1. Soggetti che, oltre al russamento, presentano una delle seguenti condizioni:
  • obesità;
  • micrognatia e/o retrognatia (posizionamento anomalo/arretrato delle mascelle);
  • collo grosso (ad esempio collo taurino, collo corto e tozzo, collo con accumuli di grasso).
  1. Soggetti che, oltre al russamento, presentano almeno una delle seguenti patologie:
  • ipertensione arteriosa farmaco-resistente;
  • aritmie;
  • diabete mellito tipo 2;
  • cardiopatia ischemica cronica;
  • eventi ischemici cerebrali;
  • broncopneumopatie.

Durante il controllo del medico monocratico per il rilascio o il rinnovo della patente verrà quindi verificata – tra le altre cose – anche l’eventuale presenza di apnee notturne: le persone individuate dal medico come “soggetti con sospetta OSAS” (sulla base dei criteri appena visti) dovranno sottoporsi a ulteriori accertamenti.

Come prima cosa il medico monocratico somministrerà al soggetto con sospetta OSAS un questionario di autovalutazione sulla sonnolenza diurna, i cui risultati stabiliranno i profili di rischio per la circolazione stradale:

  • Basso rischio: russatori abituali con sonnolenza assente o di lieve entità. A queste persone il medico monocratico potrà rilasciare direttamente la certificazione di idoneità alla guida;
  • Medio rischio: soggetti con sonnolenza lieve che presentano una delle condizioni elencate ai precedenti punti 2 o 3. In questo caso il medico monocratico, potendo dubitare della sussistenza di condizioni di sicurezza alla guida, potrà demandare la valutazione dell’idoneità alla guida alla Commissione Medica Locale (CML);
  • Elevato rischio: soggetti per i quali emerga una condizione di eccessiva sonnolenza diurna. In questo caso il giudizio sull’idoneità alla guida deve essere sempre rimesso alla Commissione Medica Locale (CML).

Rientrano nel profilo di basso rischio (ottenendo quindi l’abilitazione alla guida) anche coloro che sanno di essere affetti da OSAS e che “possono documentare l’assenza di sonnolenza diurna con dichiarazione di uno specialista esperto in disturbi del sonno” che attesti l’efficacia della terapia prescritta e l’aderenza al trattamento. Nel caso in cui non venga fornita questa dichiarazione specialistica il medico monocratico dovrà demandare la decisione alla Commissione Medica Locale (CML).

Cosa fa la Commissione Medica Locale (CML)?

Quando viene richiesta la valutazione della Commissione Medica Locale (CML) il candidato dovrà essere sottoposto a un test specifico sui tempi di reazione, per valutare l’eventuale riduzione del livello di vigilanza dovuto alla sonnolenza diurna. Si tratta di un test della durata di 10 minuti con un misuratore automatico dei tempi di reazione che somministra in sequenza rapida stimoli luminosi rossi alternati in modo casuale a stimoli luminosi color arancione. L’esaminato dovrà premere un pulsante quando comparirà la luce color arancione.

Questo particolare test di vigilanza (eventualmente integrato al questionario di Epworth) servirà alla CML per far rientrare il candidato in uno di tre profili di rischio per la circolazione stradale:

  • Basso rischio: per questi soggetti non sussistono particolari necessità di limitazioni di validità per la guida;
  • Medio-basso rischio: per questi soggetti sono necessari controlli ravvicinati nel tempo per garantire un’adeguata vigilanza;
  • Elevato rischio: per tali soggetti occorre una valutazione specialistica.

 

In conclusione, quindi, la patente potrà essere rilasciata anche alle persone affette da OSAS moderata o grave, a condizione che dimostrino un adeguato controllo dei sintomi con relativo miglioramento della sonnolenza diurna. In caso contrario la patente non potrà essere rilasciata né rinnovata.

Per tutti coloro che sono affetti da OSAS il periodo di validità della patente sarà ridotto a tre anni per i guidatori del gruppo 1  (con patenti di categoria AM, A, A1,A2, B1, B, e BE) e a un anno per il gruppo 2 (patenti professionali – categorie C, CE, C1, C1E, D, DE, D1, D1E, KA e KB).

Come fare quindi per continuare ad avere la patente?

Secondo le ultime normative, la patente può essere rilasciata alle persone affette da OSAS moderata o grave solamente se dimostrino un adeguato controllo dei sintomi, con relativo miglioramento della sonnolenza diurna.

Questo significa che, se si soffre si apnee notturne, durante la visita medica per il rilascio o il rinnovo della patente basterà mostrare al medico monocratico la documentazione medica che attesti di essere in cura per le apnee notturne e di non presentarne un’eccessiva sonnolenza diurna. Così non ci sarà bisogno di ulteriori accertamenti, né di recarsi dalla Commissione Medica Locale.

Questi nuovi provvedimenti si prefiggono lo scopo di garantire una maggiore sicurezza sulle strade, diminuendo le situazioni di rischio causate dall’eccessiva sonnolenza alla guida, tipica di chi soffre di OSAS e causa di quasi il 22% degli incidenti stradali.

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Clicca qui e leggi sul sito della Gazzetta Ufficiale il testo completo del decreto 22 dicembre 2015.

Clicca qui e leggi il testo completo della Direttiva europea 2014/85 UE del 1° luglio 2014.

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Ultimo aggiornamento: 14 Marzo 2018|