Un tipico caso clinico di insonnia

 

Per comprendere meglio cos’è l’insonnia e le forme in cui solitamente si manifesta, riportiamo un tipico caso clinico di insonnia. Dopo un’analisi iniziale della situazione ci si è soffermati su come le terapeute di Sonnomedica abbiano affrontato il caso.

Qual è la situazione iniziale?

 

Lucia è una donna di 45 anni che sostiene di dormire male da sempre. All’arrivo della menopausa, due anni fa, il suo sonno è andato deteriorandosi ancora di più. Nonostante non abbia particolari difficoltà nel prendere sonno, Lucia si sveglia quasi tutte le notti verso le 3 o le 4 di mattina, senza riuscire più a riaddormentarsi. Caso clinico di insonniaOltre a lamentarsi del risveglio precoce, la donna ritiene anche che il suo sonno sia troppo leggero e non ristoratore: sostiene infatti di dormire al massimo 3-4 ore per notte. Le sembra anche di non perdere mai la connessione con l’ambiente circostante e che il suo cervello continui a lavorare per tutta la notte.

Lucia mostra abitudini abbastanza regolari, andando sempre a letto alle 23.00 e alzandosi ogni mattina alle 7.30, ma non ha l’impressione di godere di un sonno stabile e profondo. Non presenta sintomi della sindrome delle gambe senza riposo (che si manifesta con un’irrefrenabile sensazione di fastidio alle gambe) né apnee notturne, un disordine respiratorio che avviene durante il sonno.

L’esordio precoce della menopausa ha portato Lucia a uno stato di sofferenza costante e a un tono dell’umore instabile. Infine, la donna non presenta una situazione relazionale stabile né soddisfacente.

Come viene affrontato questo caso?

 

Dopo un’approfondita analisi della situazione gli specialisti di Sonnomedica pensano per Lucia la seguente terapia:

  • Le viene prescritto un esame specifico per registrare i movimenti che avvengono durante il sonno, per stabilire la durata del riposo ed eventuali risvegli durante la notte.
  • Lo specialista neurologo in accordo con la paziente prescrive per un breve periodo un sostegno farmacologico, che viene monitorato dopo qualche settimana con uno specifico controllo.
  • Indispensabile risulta l’apprendimento di una tecnica di rilassamento per recuperare la profondità del sonno e per godere di un sonno più duraturo e ristoratore.
  • Durante gli incontri viene anche stabilita per la paziente una corretta igiene del sonno, che favorisca un sonno regolare e buono.

 

Evoluzione del caso clinico di insonnia

 

Caso clinico di insonniaLucia esegue gli esami indicati dal neurologo, dai quali si evidenziano diverse interruzioni del sonno durante la notte e un risveglio importante attorno alle prime ore del mattino. Dopo questi esami preliminari Lucia inizia a seguire in modo regolare il percorso pensato per lei e, durante i successivi incontri con la terapeuta, apprende le principali tecniche di rilassamento. Da questo momento Lucia mette in pratica quotidianamente le tecniche di rilassamento apprese, utilizzandole anche per riaddormentarsi in seguito al risveglio precoce nel mezzo della notte.

Dopo un paio di settimane Lucia riferisce un miglioramento generale della durata del sonno, dell’umore e una maggiore sensazione di sonno ristoratore. Riacquistata una serenità nel dormire, Lucia decide di proseguire gli incontri con la terapeuta per approfondire altre tematiche relative ad aspetti personali e relazionali.

Nota: i casi riportati rispecchiano situazioni reali, ma i nomi indicati sono di natura fittizia. Le informazioni riportate sono date quali semplici esempi di casi clinici di insonnia e non costituiscono materiale di tipo medico. Le indicazioni fornite non vanno utilizzate per autoterapia: il corretto inquadramento e la diagnosi del singolo paziente devono essere sempre condotte per mano di uno specialista.

 

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Ultimo aggiornamento: 29 Aprile 2016|