Un tipico caso clinico: insonnia come incapacità di perdere il controllo

 

Per comprendere meglio cos’è l’insonnia e le forme in cui solitamente si manifesta, presentiamo un tipico caso clinico. Dopo un’analisi iniziale della situazione viene riportato come le nostre terapeute abbiano affrontato questo caso.

 

Qual è la situazione iniziale?

 

100.002b iStock_000010803150 PiccolaDiego è un ragazzo di 32 anni che arriva da noi chiedendo un check-up insonnia. Dopo un primo colloquio con il neurologo, che esclude cause organiche (apnee notturne o altri disturbi del sonno), Diego incontra la psicoterapeuta, per analizzare anche gli aspetti emotivi legati all’insonnia che da tempo lo affligge.

Infatti, da un paio d’anni Diego assume tutte le sere prima di andare a dormire alcuni farmaci, che vorrebbe togliere per riuscire a godere di un sonno naturale: decide quindi di intraprendere un percorso che lo aiuti a dormire meglio.

 

Come viene affrontato questo caso?

 

Diego lavora sull’aspetto farmacologico con il neurologo e, contemporaneamente, inizia un percorso di rieducazione ed igiene del sonno con la psicoterapeuta. Impara in 6 sedute una tecnica di rilassamento che gli permette di spostare l’attenzione sul corpo e prosegue con 6 sedute di ipnosi. Attraverso l’utilizzo di tecniche immaginative riesce a diminuire il controllo e a sperimentare il lasciarsi andare, allontanando pensieri ricorrenti e imparando a stare con il suo corpo nel momento presente.

 

Evoluzione del caso clinico di insonnia

 

È a questo punto del percorso che Diego inizia a dormire meglio, diminuendo notevolmente l’uso dei farmaci, fino ad arrivare – nel tempo – a levarli completamente.

Diego decide di proseguire il percorso iniziato per cercare di capire meglio gli aspetti emotivi legati alla sua insonnia: attraverso l’ipnosi e la psicoterapia vengono approfonditi determinati temi legati alla sua difficoltà di dormire. Dalle sedute emerge l’estrema fatica di Diego a lasciarsi andare e a vivere le emozioni che si muovono dentro di lui. Anche il tema del controllo è fondamentale ed emerge in modo costante nel corso della terapia, oltre che nel linguaggio del paziente: più volte Diego dice “ho paura di perdere il controllo… Cerco di controllarmi, mi trattengo, mi contengo”.

22407316_mDa un punto di vista psicosomatico la notte è l’abbandono della coscienza: Diego, invece, vuole tenere tutto sotto controllo. Per scivolare nel sonno è invece indispensabile cedere, lasciarsi andare ed entrare in una condizione caratterizzata dall’assenza totale di controllo. Nel sonno, infatti, non c’è controllo, le difese vengono meno e c’è lo spazio perché qualcosa possa accadere. La notte dissolve e digerisce tutto ciò che siamo diventati durante il giorno e ci dà la possibilità di svegliarci nuovi e diversi.

Il percorso di Diego è stato impegnativo ma, grazie anche alla sua grande forza di volontà, ora dorme e senza l’aiuto dei farmaci.

Nota: i casi riportati rispecchiano situazioni reali, ma i nomi indicati sono di natura fittizia. Le informazioni riportate sono date quali semplici esempi di casi clinici di insonnia e non costituiscono materiale di tipo medico. Le indicazioni fornite non vanno utilizzate per autoterapia: il corretto inquadramento e la diagnosi del singolo paziente devono essere sempre condotte per mano di uno specialista.

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Ultimo aggiornamento: 27 Luglio 2016|