Che cos’è la rinofibroscopia?

La rinofibroscopia, detta anche rino-faringo-laringoscopia, è un esame diagnostico molto comune per lo studio del sonno. La rinofibroscopia permette una corretta visualizzazione del tratto respiratorio e di alcune zone solitamente inaccessibili durante le visite tradizionali. L’esame può essere eseguito ambulatorialmente sia dagli adulti che dai bambini e non arreca particolari fastidi al paziente.

La rinofibroscopia consente di rilevare l’eventuale presenza di ostruzioni patologiche nelle vie aeree superiori, che nei pazienti affetti da apnee notturne (OSAS) si ripresentano più volte durante il sonno.

Durante la rinofibroscopia si esegue la manovra di Müller, che consiste nel far compiere al paziente una inspirazione forzata a bocca e naso chiusi, con contemporaneo controllo endoscopico del punto in cui la parete faringea collassa (e crea l’ostruzione). Questa manovra fornisce importanti informazioni sulle sede e sull’entità dell’ostruzione faringea che avviene durante il sonno. Nel corso della rinofibroscopia si possono anche effettuare delle prove di rinomanometria, che permettono di quantificare il flusso di aria e le resistenze delle singole fosse nasali.

A chi serve la rinofibroscopia?

Applicata alla medicina del sonno, la rinofibroscopia viene solitamente effettuata su pazienti affetti (o che si pensa possano essere affetti) dalla sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS), in quanto consente di rilevare con precisione la sede e l’entità dell’ostruzione patologica che si presenta più volte nelle vie aeree superiori durante il sonno.

Come fare la rinofibroscopia?

Sonnomedica, il nostro centro per i disturbi del sonno, è in grado effettuare la rinofibroscopia in pochi giorni, a seconda delle esigenze di ogni paziente, direttamente nel nostro centro medico.

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Ultimo aggiornamento: 27 Luglio 2016|